
Copertine per il notiziario della
Associazione per il Disegno Industriale
1999/2000/2001
La benemerita associazione dei designers
italiani ha avuto un notiziario, pubblicato e spedito a tutti i soci
con frequenza mensile, per ben tre anni.
E per tre anni, ogni mese,
una certa immagine in bianco e nero ha
cercato
di richiamare l’attenzione degli associati sui contenuti
quasi sempre monografici, talvolta polemici, dell’editoriale.
Avvalendosi della tipografia, della stampa d’epoca, del fumetto,
della segnaletica, del segno e del disegno.
Rileggendo il linguaggio delle bandiere e quello delle allusioni, citando
la Triennale, il Bauhaus, Shanghai ma anche Bruno Munari, Pino Tovaglia e Max Huber.
Cercando, dove possibile,
di mitigare le sollecitazioniad una più attiva
presenza associativa con un poco di sottintesa ironia.
Considero
queste trenta copertine, riassunte in quella del numero
11
del dicembre 2001, il progetto più interessante di questi
ultimi anni.
Quello che meglio riassume un preciso impegno, il
senso di un volontariato,
la necessità di comunicare con l’esperienza
visiva, l’ironia del segno, della parola, del gesto.
Come tutti
i progetti interessanti è bene che anche questo
sia terminato senza essersi realmente concluso. |
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