1 - Le copertine per l’annata
XVIII della rivista Serigrafia avranno come tema la mano. Una mano
che, ad un certo punto, diventerà anche volto a significare
l’unità operativa tra l’abilità manuale
e l’impegno mentale dello stampatore. Senza anticipare troppo
quanto verrà più tardi, iniziamo questa serie di appunti
grafici
di Giancarlo Iliprandi con la più nota
raffigurazione simbologia della mano, quella tipica dei libri di
chiromanzia.
Solcata dalle linee enigmatiche della vita, del cuore, della testa,
della fortuna e dell’intuito, decorata dai segni astrologici
dei pianeti sovrapposti ai monti corrispondenti, sembra un puro pretesto
ornamentale scelto per dimostrare la capacità di trasparenza
di certi inchiostri serigrafici e quindi la rispondenza del mezzo
alla tricromia. Non crediamo sia solo questo. La scelta di certi
simboli
ed allusioni letterarie è tipica
di tutta l’opera grafica dell’Autore, e pure la mano,
come elemento di “situazione” oltreché di richiamo,
ricorre già in altre opere precedenti
(come il poster in difesa dei centri storici, o quello più recente
progettato in occasione del referendum popolare del 12 maggio 1974).
Senza indagare quali legami intercorrano tra l’ovvietà di
certi luoghi comuni
e le più ermetiche connessioni
del surreale,
la redazione di Serigrafia dedica questa mano a tutti coloro che
credono ancora nella fortuna.
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